Pezzotta vuol portare centomila in piazza per un No laico ai Dico

Ci si assicura che su  Savino Pezzotta, come portavoce del Family Day, stanno piovendo critiche da tutte le parti. Non riesce affatto a digerire i Dico. Per il sindacalista della CISL, la famiglia sta subendo attacchi sia dal punto di vista culturale che politico. Ci si vuole opporre ai Dico perché possono avere gravi conseguenze sociali.

E con i diritti dei conviventi come la mettiamo? Egli afferma che l’opposizione al progetto del governo non deriva da una discriminazione delle coppie di fatto etero od omosessuali. Si esclude ogni atteggiamento omofobico: anche questi hanno bisogno di tutele, ma non si accetta alcun tipo di simile “matrimonio”. I gay, per esempio, sono persone ma non categorie e perciò hanno dei bisogni, non diritti. Un messaggio difficile da far passare; in più l’accusa più grave è di fare da copertura a una manifestazione clericale.

Qui è lo sbaglio. Con una battaglia laica il sindacato difende la Costituzione repubblicana dove è tutelata la famiglia fondata sul matrimonio tra maschio e femmina. I tifosi dei Dico, invece, dovrebbero avere il coraggio di dire che vogliono cambiare la Costituzione.
Sostiene che non sono i cattolici a voler dividere, anzi. Al meeting di Roma, non sventoleranno bandiere di partito, né simboli, ci saranno elettori di destra e di sinistra, cattolici, ma anche laici. Perciò il disegno di legge non può essere accettato.

Riprende dicendo che ritiene inopportune, per usare un eufemismo, le scritte intimidatorie nei confronti del presidente della Cei, monsignor Bagnasco e dice: "Mi piacerebbe veder finire questa ondata anticlericale".
La famiglia è al centro dei pensieri di Prodi? Se sì Prodi stesso dovrebbe disporre che l’extragettito venga speso per i nuclei familiari. Sostenendo così chi decide di fare figli. Dare più soldi alle famiglie significa sia dare maggior libertà ai nuclei familiari di ingrandirsi.

Come si vede, anche i cattolici, - o almeno qualche eccezione dei cattolici – riescono a ragionare senza contrariare per principio gli anticattolici.