E dopo la pedofilia?

Non è la prima volta che la notizia compare sulle fonti di informazione. In Olanda, terra di tolleranza estrema, roccaforte di libertà senza freni, luogo di diversità senza norme, in questo tempo si sta organizzando una sorta di partito, il “Pnvd”, che vuol tutelare e promuovere l’amore fraterno. Amore fraterno senza esclusioni.

Il nuovo partito, che sta sensibilizzando l’opinione pubblica, vuole abbassare il limite del consenso per gli atti sessuali da parte dei minorenni da sedici a dodici anni. Include l’introduzione dell’amore con gli animali, la libertà di girare nudi, dove si vuole, la legalizzazione della pornografia infantile, una non precisata educazione sessuale sin da bambini, la proiezione di film hard anche durante il giorno ecc. Di questo passo non si riesce a capire dove ci si possa fermare: oltre il divorzio, una sorta di comune senza limite di numero (il divorzio, del resto, non è una poligamia o una poliandria distesa nel tempo?), l’incesto a volontà, purché non si faccia del male all’altro? E i bambini sottoposti a una magari dolce violenza sessuale non ne trarranno dei traumi che disturberanno la loro intera esistenza? Quando si leggevano i libri di morale casistica dove erano descritte le infrazioni più gravi e più strane all’ordine morale, sembrava di leggere pruriginosamente delle pagine di esercizi sessuali morbosi: morbosi nel senso di malati. Fino alla bestialità, appunto, fino alla necrofilia, fino alla coprofilia e basti così, poiché arrivano conati di vomito a continuare.

Lunedì scorso il tribunale dell’Aja ha legittimato anche il far sesso con i bambini magari unendosi in aggregazione: la libertà di espressione, di riunirsi, inclusa la libertà di organizzarsi in partito politico, sono le basi per una società democratica. Spetta agli elettori giudicare il programma. E non spetta loro anche stenderlo e votarlo, se garba?

Con il senso di vomito, si può riflettere sul fatto che “un radicato individualismo è la conseguenza pratica per cui non c’è alcun valore assoluto alla radice della convivenza civile, ma tutto è soggettivo e in nome della libertà dei singoli ogni scelta è ammissibile”. Già. Ogni scelta. Anche l’onestà. Anche la perfezione umana e cristiana.

Tolta la norma morale all’inizio dell’agire morale, che cosa rimane se non l’istinto informato e bestiale? Il fatto è che simili aberrazioni non meravigliano quasi più. Al male non sembra ci sia fondo. E la vita si intristisce e si accartoccia e si impenna in moti di violenza che non riconoscono più nessun valore.

Attenzione. Si comincia da lontano per arrivare allo schifo di una esistenza corrotta e disperata.

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