Si riprende la discussione della legge sulla fecondazione assistita. Uno dei punti centrali del confronto è senza dubbio l’interrogativo circa la dignità personale dell’embrione. E l’informazione laica – anche nei titoli a piena pagina – insiste nell’attribuire ai cattolici – forse ai soli cattolici - la convinzione che l’embrione sia soggetto umano da tutelare. Quasi fosse un messaggio rivelato direttamente da Dio o una scoperta esclusiva di chi ha la fede. Mentre l’affermazione si sostiene con ragioni perfettamente laiche. Ancora una volta il credere non ostacola il pensare, ma aiuta a non sragionare. Tre appunti sinteticissimi.

  1. Lo scienziato più sagace e il tecnico più scaltrito non hanno proprio nulla da dire sul problema se l’embrione sia un grumo di cellule o una persona. Lo scienziato afferma ciò che empiricamente rileva e coordina. Il tecnico interviene a modificare l’aspetto fisico – materiale, si direbbe – della vita umana al suo inizio. Nei due casi non è in discussione il principio spirituale del soggetto umano. Anzi, lo stesso porre la domanda è privo di ogni senso. Sarebbe come far valutare la Nona di Beethoven all’olfatto e far avvertire il gusto della liquirizia con l’udito. Semmai, scienziato e tecnico si porranno e risolveranno il problema in quanto sono persone, non in quanto specialisti.
  2. Che un essere pur esiguo sia dotato di spirito, lo si comprende dal fatto che saprà pensare, decidere e amare, in modo esplicito più avanti. Ma ci si deve chiedere se queste capacità siano sopravvenute o fossero già incluse nell’inizio.
  3. Per dirimere il problema, ci si deve interrogare se l’essere iniziale dell’uomo sia il medesimo che si evolve presentandosi nella sua compiutezza manifesta. Ora, c’è o non c’è fin dal cominciamento la persona nelle sue capacità fondamentali, sia pure in modo incoativo, ma reale? Detto diversamente: che cosa interviene con esattezza dall’esterno, lungo l’evolversi dell’embrione, che non ci fosse allo stadio di avvìo? Non c’era già un germe unitario e in qualche modo autonomo?

Si ragioni senza troppo garbo: molti scienziati hanno convenuto di stabilire fino al quattordicesimo giorno l’utilizzabilità o meno dell’embrione. Ma, di grazia, che cosa è intervenuto esattamente nel frattempo, che non esisteva prima? Le indagini scientifiche più attuali hanno scoperto il progetto di persona che è dato fin dall’accendersi della vita umana con l’incontro dei due elementi, maschile e femminile. Ammettiamolo con disagio e riconoscendo qualche venatura di cinismo: si voleva tranquillizzare la coscienza dei tecnici almeno nel primo periodo dell’essere personale. Dopo di che, uno può agire come vuole. E legiferare anche. Ma rifletta sui problemi che sono in gioco. Almeno dubiti.

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